lunedì 13 luglio 2015

D'Amato Federica, La consolazione della poesia

Negli ultimi anni, le antologie sono diventate sempre più importanti fino ad assumere il ruolo che, ormai mezzo secolo fa, avevano le riviste letterarie tradizionali.
Se, da un lato, infatti, i blog e le riviste on-line sono “le palestre”, dove i giovani talenti letterari si mettono alla prova; le antologie sono “le vetrine”, in cui si espongono i “nuovi campioni”, pronti per sfidare il grande pubblico.
A metà strada, tra una rivista tradizionale, senza obbligo di periodicità, e un libro di un unico autore, un’antologia offre un ventaglio di voci, temi e interpretazioni; dimostrandosi, quindi, uno strumento utile, anzi fondamentale, per capire cosa “si muova” o “accada” all’interno. Mi riferisco alle mode future e alle imminenti tendenze poetiche e letterarie.
La consolazione della poesia, edita da Ianieri Editore, a cura di Federica D’Amato, ci offre una ventata d’aria fresca sulla poesia contemporanea, proponendoci la scrittura di sette giovani poeti, nati tra il 1973 e il 1991: Antonio Bux, Sonia Caporossi, Alessio Di Giulio, Francesco Iannone, Valerio Nardoni, Giuseppe Nibali, Bernanrdo Pacini.

Si tratta, in un certo senso, di un’antologia generazionale, di poeti che si sono formati vivendo vicende storiche simili: la caduta del muro di Berlino, la fine delle ideologie, il berlusconismo, la guerra al terrorismo.
Una nota particolare riguarda la qualità dell’edizione. Molto elegante, dal prezzo contenuto, firmata dagli autori, in tiratura di cinquecento esemplari e arricchita da una nota di Federica D'’Amato e una postfazione di Giuseppe Munforte. Si tratta, a mio avviso, di un esemplare da collezione, destinato ad acquisire valore nel tempo; un piccolo investimento da dieci euro, sicuramente più agile e sicuro di molti titoli di stato; proprio perché la poesia, la vera poesia è sempre unica inimitabile ed eterna (al contrario dell’euro).
Mentre nel mondo, infatti, l’arte visiva e plastica sono considerate da tempo un bene rifugio; In Italia stenta ad affermarsi questa semplice realtà.
Un disinteressamento verso l’oggetto libro che riflette l’indifferenza per una parte della cultura, che forse appare pedante a causa di un sistema scolastico e accademico dissestato. Ma così come si dice “quel Van Gogh vale venti milioni di euro” (senza sapere nulla della pittura del grande maestro), lo stesso si potrebbe affermare di una prima edizione, firmata e numerata, di un’opera di poesia.
Del resto, questa, per fortuna, è una tendenza già in atto, anche se magari sconosciuta al grande pubblico, interessato solo ai best-seller da milioni di copie, i cui autori, il giorno dopo sono già nel dimenticatoio.
Tornando ai poeti antologizzati, le loro voci sono state chiamate da Federica Dj’Amato a ragionare sul tema della “consolazione poetica”, ad entrare “in quella frattura del negativo dove la consolazione, giungendo, allarga la piaga, la rende insieme terrestre e incurabile”. Riprendendo la sintesi di Munforte, si passa dalla consolazione dell’amore in quanto fusione, scacco della separatezza di Sonia Caporossi; alla consolazione dell’ingiustizia di Alessio Di Giulio; dall’impossibilità della consolazione, della ricomposizione, in quanto la vita è l’inconsolabile di Antonio Bux; all’ossessione del linguaggio di Bernardo Pacini; dalla consolazione provvisoria prodotta e accolta dalla poesia di Giuseppe Nibali; alla ricerca senza posa, personale e poetica di Valerio Nardoni; per arrivare al mistero della realtà , come atto di coraggio e di fede laica in Francesco Ianonne. Ogni poeta, introduce le proprie poesie con un frammento in prosa, in modo da rendere esplicito al lettore i temi della propria ricerca.
La consolazione della poesia, è un libro che merita ascolto, come un disco raro, firmato in pochi esemplari, in cui la riproducibilità tecnica dell’arte ha più un valore di artigianato artistico che pop-industriale.
Chi di questi sette cantori saranno i musicisti che un domani rimarranno?
Sicuramente in questo libro ce n’è più di uno. Ma, a dirlo, sarà solo il tempo, il caso e la fortuna.

Per quanto mi riguarda, si accettano scommesse. Il prezzo d’asta, per ora, è fissato nella copertina del libro: 10,00 €.

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